Sappiamo che aumentare la Link Popularity è ancora un fattore importante per spingere un sito nella SERP di Google. Lo scambio link può essere una soluzione, non l’unica ne la migliore, ma sicuramente è utile per un sito giovane. scambio link e link popularityPrima di procedere, quindi, valutiamo se è la tecnica adeguata al nostro caso. Dopo aver deciso se ricevere backlink con lo scambio ci attrezziamo del browser FireFox e del plugin SearchStatus, ci serviranno per fare una serie di verifiche (per chi pratica un po’ di SEO sono strumenti che sicuramente già possiede).

Per poter fare degli esempi immaginiamo di voler ottenere Inboundlink per un sito di un ‘BedandBreakfast nel Salento’.

Prime 3 importanti regole per lo scambio link:

  1. Non effettuiamo scambi reciproci del tipo A linka B e B linka A, ma scambiamo link con chi ha più siti per poter riuscire a creare uno schema di questo tipo:
    – A linka B
    – C linka D
  2. Decidiamo con quale keyword vogliamo spingere il nostro sito e la utilizzeremo come anchor più importante. Scegliamo anche qualche variante poiché link con anchor sempre uguale creerebbero una crescita non naturale di link. Esempio, scelgo di puntare sulla chiave ‘B&B nel Salento’ ma vario anche con ‘BedandBrakfast Salento’, ‘B&B Salento’.
  3. Cerchiamo di ottenere backlink dalle home, naturalmente anche noi dovremmo essere in grado di ricambiare dalle nostre home. Spesso vi proporranno pagine interne, controllate se sono indicizzate, soprattutto quelle create appositamente per lo scambio link (dopo ti spiego come fare); in caso ricambiate con link da vostre pagine interne.

Cerchiamo chi è interessato allo scambio link

Ora possiamo passare alla parte operativa e ci dedichiamo alla ricerca di Web Agency, Blogger e Publisher che ci possono offrire uno scambio.

Per scoprire chi può linkare al nostro ‘BedandBreakfast nel Salento’ cerchiamo su Google una chiave di questo genere: ‘Vacanze nel Salento’; ci annotiamo i primi risultati. Dopo scriviamo ‘vacanze’ e accettiamo i suggerimenti di Google come ‘Vacanze estate 2010’, ‘Vacanze low cost’, ‘Vacanze last minute’ e ci annotiamo ancora i primi risultati. Facciamo lo stesso per i suggerimenti che vengono fuori per la chiave ‘Salento’.

Guardiamo i siti scelti e verifichiamo se c’è posto per un nostro link; poi cerchiamo di prendere un contatto per inviare la proposta di scambio link. Se nel footer è presenta il link della web agency che ha curato il sito è consigliabile contattare direttamente loro.

Un altro metodo per trovare chi può essere interessato a uno scambio link è utilizzare i forum di SEO e Web Marketing in cui è presente una  sezione specifica di scambio link;  chiediamo se qualcuno è disposto a scambiare link, senza dimenticare di specificare la tematica del sito che deve essere linkato e dei siti da cui puoi ricambiare il link . Possiamo fin da subito essere chiari lanciando un thread con titolo: ‘scambio link turismo’. Sul Forum Gt, ad esempio, c’è una sezione apposita per  scambio link, sicuramente riceverete dei contatti.

Che cosa valutare quando si effettua uno scambio link?

Da chi ci offre il link di scambio bisogna analizzare se:

  • il sito ha tematica affine
  • è un sito in trust
  • è un sito posizionato per le sue Keywords
  • è un sito penalizzato
  • ti ricambiano con un link dofollow
  • la pagina è già piena di link

Link da siti con tema diverso sono inutili

Riprendendo l’esempio del BedandBreakfast, abbiamo la necessità cercare siti che abbiano una tematica comune. Ciò non significa che dobbiamo farci linkare da altri siti di B&B, ma da tutti quei siti a carattere turistico.

Come verificare se un sito è in trust?

Un link da un sito in trust è sicuramente un buon link. Verificarlo di primo acchitto è molto semplice, scriviamo il dominio su Google e vediamo se il sito ha la sitelink.

Come verificare se un sito si posiziona con le sue Keywords?

Annotiamo le keywords presenti nel Title (la barra in alto nel browser). Se il sito ha un title di questo tipo: ‘B&B nel Salento vicino al mare’, effettuiamo una query su Google con la keywords ‘B&B nel Salento’. Se il sito si posizionerà in prima pagina sicuramente ci fornirà un buon link. Se nel title sono presenti keywords uguali alla nostra anchor sarà un vantaggio per il nostro sito. Title del genere è ideale per il nostro B&B: ‘Recensioni dei B&B in cui ho alloggiato’

Come verificare se un sito è penalizzato?

Ricevere backlink da siti penalizzati potrebbe penalizzare anche il nostro sito, perciò dobbiamo prestare attenzione. Guardiamo ancora una volta al Title e annotiamo le keywords importanti. Procediamo in questo modo, scriviamo nel box di ricerca di Google la keywords  e il dominio. Se il sito non  c’è nei risultati di ricerca o compare molto indietro probabilmente è penalizzato.

Come scoprire se il link ha il nofollow?

Per controllare se ci viene ricambiato furbescamente un link con il nofollow utilizziamo ancora una volta il plugin SearchStatus e spuntiamo l’opzione Highlight Nofollow Links. Se il link avrà l’attributo Nofollow l’anchor sarà evidenziato. Invitiamo a ricambiare con un link dofollow.

Dove farci posizionare un backlink?

Vi elenco in ordine di importanza la posizione migliore del link all’interno di una pagina:

  • contenuto
  • barra sinistra
  • barra destra
  • footer

Dato che il footer e  spesso anche le barre laterali,  si ripetono in tutte le pagine proviamo a chiedere se ci possono inserire un dofollow dalla  home e un nofollow  dalle altre pagine.

Evitare pagine piene di link

Le pagine già piene di link non sono il massimo e dobbiamo quantomeno verificare che siano sempre link con tema affine al nostro sito. Evitiamo situazioni del tipo: ‘B&B nel Salento’ vicino a ‘Piante artificiali’. Si intuisce subito che non c’è nessun collegamento semantico.

Può succedere che si scelga uno scambio da una pagina con pochi link e poi scopriamo che in poco tempo sono aumentati a dismisura. Se scopriamo che sono presenti siti penalizzati quello che possiamo fare sarà chiedere di annullare lo scambio.

E importante analizzare il PageRank di un sito?

Non ho dimenticato di citare il PageRank ma se lo faccio per ultimo probabilmente non è così importante. Se abbiamo verificato che il sito che ci linka ha tema affine al nostro, che è un sito in trust, che è un sito posizionato, che non è un sito penalizzato, che non è pieno di link, il PR passa in secondo piano.

Altri accorgimenti importanti:

  • Stiamo attenti a non eccedere con link che provengono tutti da siti di uno stesso proprietario. Ad esempio sul nostro sito A evitiamo di farci linkare dai siti B,C,D,F,G che fanno capo allo stesso proprietario e peggio ancora allo stesso IP. Per verificare a chi appartengono i siti si può utilizzare il Whois, anche presente nel plugin SearchStatus.
  • Evitiamo qualsiasi circuito chiuso del tipo A linka B linka C linka A.
  • Verifichiamo se le pagine in cui ci offrono il link siano indicizzate da Google, occorre  solo copiare l’ Url e incollarlo nella casella di ricerca e inviare; se la pagina compare è indicizzata, altrimenti sarà un back link inutile.

Come tenere traccia di tutti i backlink?

Una volta ottenuti gli scambi link, il nostro lavoro non finisce qui ma occorre un continuo monitoraggio per fare attenzioni a chi, dopo aver scambiato il link, furbescamente lo rimuove dal suo sito. Se i link scambiati sono un numero cospicuo il monitoraggio ci porterebbe via molto tempo, perciò potrebbe aiutarci un programma come Data Doctor Back link Checker.

Ultima annotazione: non cercate di fare i furbi ma cercate di mettervi daccordo proponendo scambi equi che possano apportare benefici a entrambi.

Carmelo Molfetta