to blog or not to blogSe stai pensando ad un modo per comunicare sul web ciò che vendi, pensi e fai, scrivere un blog può offrirti buone opportunità.
Opportunità per raccontarti, per memorizzare le tue storie, per raccogliere e divulgare.
E se sei un’azienda puoi raccontarti attraverso il Corporate Blog.

Prima di spiegarti 5 buone ragioni per scrivere un blog, lascia che ti racconti la storia di come a dare la svolta al giornalismo online sia stato un blog…di gossip!.

Una storia americana

Riunione di redazione nella Press Room del settimanale americano Newsweek. Bolle in pentola il caso Lewinsky. L’inchiesta è pronta per essere pubblicata. Freni all’entusiasmo: al giornalista, che ha messo il naso nella vicenda, gli vengono chieste ulteriori verifiche. Rimandata la pubblicazione per quella settimana. Un paio di giorni dopo il blog “Drudge Report” pubblica una serie di take (lanci) con la notizia secondo cui una fonte autorevole quale Newsweek avrebbe scoperto un sexgate tra le mura della Casa Bianca. Coinvolti il presidente americano Bill Clinton e una giovane stagista Monica Lewinsky. Il resto è storia conosciuta.
Desta ancora oggi stupore che la svolta al giornalismo on line sia avvenuta grazie ad un blogdi gossip gestito da un tale Matt Drudge. Sulla scia dei rumors captati durante il suo quotidiano lavoro, Matt pensò bene di pubblicare sotto forma di ‘take’ la vicenda scandalistica che vedeva coinvolti il presidente Usa Bill Clinton e la sua stagista Monica Lewinsky. Il blog fece visite innumerevoli. Newsweek si mangiò le mani e decise di pubblicare la notizia la settimana successiva sul Washington Post rivendicando la paternità dello scoop.

Cosa a che vedere tutto ciò con un corporate blog (o blog aziendale)?
Se fino alla sera della riunione di redazione di Newsweek si pensava di andare avanti senza curarsi dei blog presenti in rete, dalla pubblicazione dello scoop sul Drudge Report in poi il giornalismo on line cambiò rotta e comprese che dei blog bisognava tenerne conto…e come!

In Italia, ancora oggi, una grande, piccola o media impresa pensa che è sufficiente avere un sito internet per comunicare il proprio brand, i propri prodotti e i propri punti vendita. Ma non ha ancora compreso la potenzialità del brand journalism.

Un campo in cui il blog può giocare un ruolo determinante è l’informazione specializzata, poco coperta dai media tradizionali come ad esempio settori come le nuove tecnologie.

Il blog non è un giornale e il blogger nasce per sovvertire le regole tradizionali del giornalismo perché non è imparziale, esaspera la soggettività, sviscera una nicchia e funge da eco. Al giornalista resta il compito di pubblicare l’informazione come notizia, ai blogger quello di fare da eco per tutta la rete.
Non è un caso se le prime aziende ad aprirsi un blog furono quelle tecnologiche come Microsoft e Google: capirono fin da subito che il blog era un nuovo modo per comunicare con i clienti. Un mezzo per creare conversazioni essendo bidirezionale e non solo per pubblicare comunicati stampa aziendali. In più l’avvento dei social media ha favorito la divulgazione.
E allora quale palco migliore ha un’azienda per parlare come un essere umano, smettendola con l’aziendalese?

Why I Blog? Nel 1994 l’allora evangelista tecnologico di Microsoft elencando nel suo blog personale i motivi per cui le aziende dovrebbero avere un blog, ha messo in cima alla lista: “La gente non si fida delle aziende”. Una provocazione, forse?
Ecco, quindi, 5 motivi per cui secondo me vale la pena avere un blog aziendale:

  • 1- Perché sei tu a dare la notizia al giornalista di settoreLa blogosfera sta diventando una fonte di informazione persino per i giornalisti, da sempre fautori (piuttosto che fruitori) della notizia. Si cercano su Google video, immagini, racconti. Per fatti di cronaca o di politica si attingono foto e dichiarazioni da fb e twitter. Per gli argomenti di settore il blog della tua azienda potrebbe diventare un’ottima fonte (secondaria) per un articolo di settore. Ad esempio se ti occupi di arredamento e nel tuo blog scrivi in anteprima i colori trend del 2014 fornendo dettagli, stili, nuove sfumature che un giornalista che si occupa di design sta cercando in rete, un tuo post potrebbe tornare utile per un suo articolo sull’arredo 2014.
  • 2- Perché tutti cerchiamo risposte sul Vangelo secondo Google
    Se stai cercando la differenza tra una Tv full hd e una Tv hd ready, dove la cerchi? Probabilmente su Google. E se un negozio di televisori ha previsto sul suo sito un blog con relativo post su questa differenza, touché! Hai dato all’utente la risposta a ciò che lui cercava e quell’utente potrebbe diventare contatto qualificato.
  • 3- Perché mostri il lato umano della tua azienda
    Questo terzo motivo è molto importante. I social network hanno permesso di avvicinare le aziende ai clienti. Questo ha favorito la nascita di conversazioni e per un cliente sentirsi rispondere in modo immediato dall’azienda è indice di umanità perché avverte che la sua richiesta è oggetto di considerazione.
    Anche un blog può essere un modo per avvicinare i clienti alla tua azienda e dai tuoi contenuti possono nascere contatti qualificati.
  • 4- Perché puoi far sapere a tutti (non solo ai giornalisti) le ultime novità della tua azienda (e non solo attraverso i comunicati stampa)
  • 5 –Perché se hai un blog aggiornato, i motori di ricerca s’innamoreranno di teDue o tre post a settimana sarebbero già un ottimo obiettivo. Ai motori di ricerca piace. Se il tuo blog risponde a domande sui prodotti e sui servizi non fai contento solo l’utente, ma anche i motori di ricerca che offrono alla query pan da mordere. Se scrivi contenuti intorno a parole chiave, stai facendo un buon lavoro di content marketing. E questo ai motori di ricerca piace.

Why I Blog? Scrivimi why not?