In uno degli ultimi report, Facebook ha ammesso che in America i teenagers iniziano ad abbandonare il social network più popolare del momento.
Cosa sta accadendo? Varie le motivazioni: da “ormai mi ha stancato” a “sono stufo di essere sempre contattato in chat”. Ma è soprattutto la risposta: “mia mamma è su Facebook” a causare il black out del target givanile. I ragazzi vogliono privacy e, assistere  agli aggiornamenti di stato della loro mamma, non ha quel grande appeal su di loro. Quindi? Meglio migrare.


Personalmente ho superato la soglia “teen” da un pezzo e il web 2.0 nella mia famiglia è pane quotidiano: un padre che collega il suo portatile alla Tv Lcd 42 pollici per vedere meglio i tweet da seguire e una mamma che, da brava “social dummie”, ha rotto il ghiaccio con la tastiera proprio grazie a Facebook  (prima si limitava a pulirla con il pennello del fard ). Ma tant’è, ho anche scoperto osservando alcuni profili social, che una mamma e un papà interagiscono molto più di me che mi limito a fare like sulle foto. Per questo quoto in pieno i 3 motivi dell’articolo Mom is better at facebook che spiegano perché una mamma su facebook è più brava di un teenager.

Ve li sintetizzo brevemente:

  • I suoi amici sono davvero suoi amici
  • Guardando i loro profili, le mamme non hanno miriadi di amici, in media sono 100. Questo significa che una mamma si è iscritta per cercare amici reali e non conoscenti occasionali.
    E’ così forte l’attenzione quando qualcosa è importante al punto da commentarlo, condividerlo, in una parola interagire. E qui si va al secondo motivo per il quale una mamma è meglio di un teenager su facebook.

  • E’ una commentatrice seriale
  • Anche il pulsante mi piace ha un suo significato. Quando venne introdotto ci sembrò la rivoluzione. Fantastico alzare il pollice e mostrare apprezzamento, sentivamo una certa soddisfazione, non è vero? Oggi invece il “Like” ha un ruolo secondario, o meglio passivo. Chi mette solo mi piace, poi va dritto e continua per la sua strada. Chi si ferma a commentare, dedica il suo tempo a dire la sua, aprendosi al mondo, proprio come una mamma che ora ha finalmente la possibilità di dire la sua. E proprio lei si comporta come una “commentatrice seriale”: se c’è qualcosa che la fa ridere di un post, lei è solita dirlo; se c’è una ricetta che le piace, lei è solita consigliarla ad un’amica. Non si limita al mi piace, ma con spontaneità e sana curiosità scorre il newsfeed e si lascia travolgere da tutto ciò che le piace.

  • Si chiede se a qualcuno questa cosa interessi

Mentre i teenagers in America hanno subìto tale invadenza di campo ed hanno preferito sloggiare e rifugiare i loro commenti, post, foto e tag su altri social meno popolari o di messaggistica istantanea ma di sicuri lontani da mamma (come  WhatsApp in Italia o Snap Chat in U.S.A.), lei, a sua volta, si chiede se può interessare o no pubblicare uno proprio stato su Fb. Nonostante trascorra molto del suo tempo tra faccende domestiche, commissioni e impegni familiari, quando arriva davanti a facebook sembra dirsi “ora è il mio momento di svago e non lo passerò certo a lamentarmi”. Così, posta immagini della propria figlia, magari con un commento in cui comunica che ha trovato lavoro. E che dire dell’orgoglio scatenato dai suoi primi nipotini? Ma se questi sono semplici vanti (perché non averli), in generale le mamme non pubblicano notizie mondane ogni giorno, né parlano di pulizia, di lavanderia o di svegliarsi presto nello stesso modo in cui gli adolescenti parlano di studiare o di alzarsi presto, bensì usano Facebook per condividere i momenti significativi che differenziano i loro giorni, che è esattamente il tipo di notizie che fa aumentare l’engagment sul Social network più popolare.

Eppure oggi con questa constatazione “my mom is on facebook” dobbiamo farci i conti e se siamo alla ricerca di contatti qualificati è bene sapere su quale target non puntare: i teenagers sempre meno presenti o, se ci sono, interagiscono davvero poco.
D’accordo che si tratta di uno studio americano, ma non pensi che anche in Italia si arriverà a questa fuga di teenagers da fb e al consequenziale aumento della “portata” di una mamma sul social più frequentato? Quindi, nuovi contatti sempre più qualificati da tenere d’occhio.